19/12/13

Il bureau plat: un mobile di rappresentazione

Il bureau plat appare nel periodo Régence, dopo lo scrittoio Louis XIV di Boulle e lo scrittoio a cassone Louis XIII. Il bureau plat Louis XV è un grande tavolo rettangolare, i cui lati lunghi sono più del doppio dei lati corti (di solito circa due metri).

Il bureau plat del Settecento è la scrivania tipica di rappresentanza. In generale, è un mobile di ebanisteria, vale a dire eseguito da maestri ebanisti oppure da ateliers autorizzati da privilegi reali a lavorare il legno impallaciato o intarso. È raramente eseguito in legno massiccio da falegnami. Tale mobile è concepito a l'origine per gli uomini ed ha raggiunto il suo apice sotto il regno di Louis XV quando comincia ad essere prodotto anche per i clienti di sesso feminile. Diventa allora un tavolino per scrivere nel boudoir.


Bureau plat stampigliato F. Rubestuck
Bureau plat stampigliato F. Rubestuck
Fonte: Proantic.com


Il vassoio curvo con la linea curva dello scrittoio è solitamente rivestito di marocchino (pelle di capra chiamata marrocchino perché la migliore qualità veniva del Marocco) con stampe di foglia d'oro nel rivestimento in pelle stesso. Il cuoio sostituisce la stoffa chiamata scrittoio che aveva dato il suo nome a questo mobile.
Sotto il vassoio, c'è una cintura composta da quattro bande, due lunghe e due corte che seguano il disegno della linea del vassoio e che quasi sempre contengono cassetti, solitamente tre, due laterali ed uno centrale. Alcuni cassetti sono segreti con o senza cartonnier, ed un serre-papiers.


Bureau plat e cartonnier Luigi XVI stampigliato Montigny
Bureau plat Luigi XVI stampigliato Montigny
Fonte: Sotheby's 10/11/2009



Questo cartonnier ha molti scomparti e viene generalmente posta ad una estremita dei mobili. Il bureau plat è detto "di medio" ed ha tutti i lati lavorati. Il corpo è sostenuto da quattro gambe a linee curve, nettamente sporgente, immediatamente sotto il collegamento della cintura. L'ornamento di bronzi dorati, più o meno abbondanti, completano questo tipo di scrittoio Louis XV.

Tutte le techniche dell'ebanisteria sono applicate nella realizzazione del bureau plat per soddisfare le esigenze dei clenti. Ci sono anche delle copie in impiallacciatura di legno esotico e moderamente ornate di bronzi dorati dove l'eleganza è lasciata principalmente alla linea; altri placcati ed intarsiati di fiori con una presenza più marcata di bronzi; altri dove la lacca cinese contrasta con il colore di impallacciatura di legno esotico; e infine le copie dove la lacca orientale, il nero ebano di placcatura e la presenza opulenta di bronzi di ottima qualità creano un effetto di rara eleganza. Oppure altri legati alla tipica ebanisteria parigina in intarsiato geometrico in legno di palissandro.


Bureau plat stampigliato F. Mondon
Bureau plat stampigliato F. Mondon
Fonte: Proantic.com

11/12/13

Poltrone Art Deco

Lo stile Art Deco, diminutivo di "arte decorativa", è apparso tra le due guerre. Liberato dall'Art Nouveau e delle sue linee curve e sinuose, l'Art Deco cercherà la sua ispirazione da forme pure e linee rette. Il suo nome, dopo lo stile stesso, deriva dalla mostra internazionale di Parigi nel 1925: "La mostra internazionale delle Arti Decorative".

La poltrona nello stile Art Deco
La poltrona Art Deco è un perfetto esempio della volontà da parte dei creatori di costruire mobili con linee pure. Ci sono alcuni creatori o designers che hanno segnato lo stile Art Deco: Jules Leleu (1883-1961), Jean-Michel Franck (1895-1941) e Jacques-Emile Ruhlmann (1879-1933).
Il ruolo degli architetti è altrettanto importante nell'evoluzione della poltrona Art Deco con gente come Marcel Breuer, Le Corbusier e Charlotte Perriand.


Coppia di Poltrone Art Deco
Coppia di Poltrone Art Deco
Fonte: Proantic.com


Le caracteristiche della poltrona Art Deco
  • Linee pure e dritte
  • Ritorno dell'armadietto di lusso
  • L'uso di materiali pregiati come legno di palissandro e avorio
  • La riscoperta di techniche perdute con il zigrino, l'uso della pergamena o l'intarsi di paglia
  • L'Asia è una fonte di ispirazione per le sue techniche come la lacca
  • L'aspetto del divano moderno con un sedile basso

Poltrone Art Deco Jindrich Halabala 1930
Poltrone Art Deco Jindrich Halabala 1930
Fonte: Proantic.com

Però l'Art Deco non è solo rappresentato dal lusso, continua lo spirito del Bauhaus ed è alla ricerca di un nuovo modo du produrre poltrone o sedie Art Deco più industriale. Così lo rende accessibile a tutti, e le sedie del Novencento a forme moderne si integrano perfettamente nei mobili e nell'architettura moderna. Questa ricerca è anche dovuta allo sviluppo di nuovi materiali come il compensato, il tubo d'accaio e l'aluminio. Con questi materiali solidi, architetti ed industriali saranno in grado di sviluppare mobili a prezzi competitivi e di qualità .


Poltrone Art Deco in lacca e cuoio
Poltrone Art Deco in lacca e cuoio
Fonte: Proantic.com
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04/12/13

Ebanisti Francesi famosi che hanno fatto i sedili stile Impero

Parliamo dello stile Impero il cui periodo è correlato con l'avvento dell'Imperatore al trono nel 1804 e delle sue due rinunce successive nel 1814 e nel 1815, ma ovviamente lo stile Impero non appare e non sparisce a queste date. Lo stile Impero è caratterizzato da solennità e splendore voluto da Napoleone.  

In queste condizioni la "Bergère", poltrona Impero, è un assedio massiccio e imponente. 
I grandi decoratori e architetti di questa epoca sono Charles Percier e Pierre Francois Leonard Fontaine. Lavoreranno insieme e scriveranno tutta la grammatica decorativa dello stile Impero. Collaboreranno con l'atelier dei fratelli Jacob.
Gli architetti si sono ispirati dai classici dell'antichità di cui l'Imperatore era pazzo. L'Impero Romano influenzerà questo periodo, ma sarà anche presente l'Egitto in numerosi oggetti con il movimento chiamato "Ritorno dall'Egitto".

sedile dell'Ottocento
Sedile dell'Ottocento ispirato dall ebanista Jacob
Fonte: Proantic.com, il sito degli antiquari


 
Jacob Desmalter: L'atelier il più famoso fornirà tutti i tipi di mobili e sedili dalla "Bergère", una delle poltrona dell'Ottocento, ai mobili sontuosi in mogano. Ottengono la maggior parte degli ordini ufficiali. L'atelier Jacob Desmalter riunisce oltre 300 artigiani. Rilievati dopo la Rivolzione delle regole rigide delle coprorazioni, possono utilizzare tutti i mestieri.  E nel loro atelier ci sono ebanisti, falegnami, scultori, doratori, intagliatori, doratori su metalli e legno, tornitori e lucidatrici. I mobili e sedili Impero i più eccezionali uscirono da questo atelier.


Poltrona Impero
Poltrona Epoca Impero
Fonte: Proantic.com, il sito degli antiquari


Marcion Pierre Benoit (1769-1840): dopo Jacob, è il secondo fornitore dell'Imperatore. La sua produzione fu considerevole e i suoi pezzi di altissima qualità, anche se i più prestigiosi non raggiungono il livello di Jacob.

Jean-Baptiste Demay (1759-1833): Ha sposato la figlia di Claude Séné, uno dei più famosi falegnami di sedili nel regno di Luigi XVI. Si è trasferito al 43 rue de Clery nel 1806 nell'atelier di suo suocero. Jean-Baptiste Demay fornisce il "guarde-meubles" imperiale con molti mobili e sedili, poltrone gondola, poltrone "Bergère" e poltrone a schienale piatte.

Bernard Molitor (1755-1833): Molitor ha iniziato la sua attività sotto il vecchio regime nel 1776. Ha lavorato con suo cugino Michel Molitor. Nel 1787 Molitor diventa maestro . Il suo atelier è fiorente e comprende più di 8 diversi ateliers. Ha realizzato ordini per Marie-Antoinette. Però Molitor è un precursore ebanista dello stile Impero. I suoi mobili sono di una rara eleganza, ciò che lo ha reso uno dei ebanisti più ricercati del primo Ottocento.


Sofa Impero
Sofa Epoca Impero
Fonte: Proantic.com, il sito degli antiquari